Bali é l'unica isola di religione Induista in un Paese a maggioranza mussulmana.
L'induismo arrivò in Indonesia con i mercanti indiani nel V secolo. Sostituito poi dal Buddismo e dall'arrivo dell'Islam dal XIV secolo (portato sempre da mercanti arabi).
Bali é rimasta Induista, forse perché i mercanti si concentrarono nelle isole di Java e Sumatra durante le traversate dell'Oceano Indiano.
Fin dal 1945, conquista dell'Indipendenza dell'Indonesia dall'occupazione colonialista olandese, tutti i governi di Jakarta, si sono guardati bene dall’imporre la religione mussulmana a Bali.
L'Isola degli Dei è come viene chiamata fin dai tempi della colonizzazione olandese per via dei suoi numerosissimi templi.
Il misticismo, la grande spiritualità e l’armonia che circonda i balinesi fa parte della loro vita quotidiana e si può avvertire nei tanti templi che ci sono sull’isola.
Pensate che sono più di 20.000 i templi, ecco perchè Bali è chiamata l'Isola degli Dei.
Ogni giorno, i Balinesi preparano offerte di fronte alla loro casa o negozio e pregano per ingraziare gli spiriti, sia benigni che quelli maligni.
Sì, perché la diversità tra il bene e il male è una parte cruciale nell'induismo balinese, una continua ricerca dell'armonia e dell'equilibrio: tra il bene e il male, tra il giusto e l'ingiusto, tra la gioia ed il dolore, il giorno e la notte, la vita e la morte.
Ogni casa ha un piccolo tempio privato e ogni mattina vengono fatte le offerte agli dei, nei cestini chiamati canang sari, fatti di foglie di palma intrecciate manualmente dalle donne dei villaggi, con all'interno dei fiori coloratissimi e profumati.
Un bastoncino d'incenso acceso accompagna le preghiere.
Il meraviglioso profumo di Frangipani prodotto dagli incensi sarà un ricordo indimenticabile.
Ho amato così tanto quel profumo da voler acquistare dell'incenso da portare a casa per riportarmi lì ogni tanto, almeno con la mente!
Vivere la loro spiritualità è davvero un'esperienza indimenticabile.
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